L’Halving Bitcoin è una delle operazioni più importanti del settore delle criptovalute. Vediamo quali saranno le conseguenze del processo.
L’Halving Bitcoin è il dimezzamento della ricompensa per i blocchi di BTC. Ma prima di concentrarci sul significato e sulle conseguenze che questa operazione avrà sul mercato delle criptovalute bisogna fare un passo indietro.
Infatti è necessario chiedersi come viene prodotta questa particolare tipologia di moneta. Per creare i bitcoin sono necessari dei miners, ovvero quelle persone in grado di produrre, o estrarre, dei bitcoin tramite degli algoritmi.
Ormai tutti sappiamo che la soglia massima di BTC in circolazione non può superare i 21 milioni. Raggiunto questo valore la produzione, e quindi il mining, dovrà fermarsi, con conseguenze per tutti i miner.
Infatti questi soggetti vengono retribuiti proprio con i bitcoin e visto che l’operazione di Halving prevede un dimezzamento dei guadagni le cose potrebbero cambiare. Cerchiamo di capire come.
Cos’è l’Halving Bitcoin
Come abbiamo anticipato l’Halving di BTC è un’operazione ciclica che interessa l’universo dei bitcoin. I cambiamenti fondamentali prodotti da questa azione sono due. Il primo riguarda il guadagno dei miners che con l’Halving di Bitcoin verrà dimezzato e passerà da 12,5 BTC a 6,25 BTC.
In secondo luogo il numero massimo di bitcoin in circolazione subirà un abbassamento e, di conseguenza, il loro valore tenderà ad aumentare. Insomma se da un parte i miners guadagneranno meno, dall’altra ,grazie all’operazione di Halving di Bitcoin, i ritmi di produzione rallenteranno.
In questo modo non solo raggiungere la quota massima di 21 milioni di BTC in circolazione sarà più difficile, ma il loro prezzo sarà meno esposto al deprezzamento.
Le conseguenze sul prezzo
L’Halving Bitcoin è quindi la riduzione della ricompensa per i miners, ma questo dimezzamento porta con sé altre conseguenze relative al prezzo della criptovaluta. Infatti la ricompensa è l’unico modo per creare BTC, quindi l’operazione di Halving BTC provocherà un conseguente dimezzamento dei nuovi bitcoin creati.
In sostanza il tasso di produzione della criptovaluta si abbasserà e la quantità di bitcoin in circolazione aumenterà ad un ritmo molto più lento. In generale possiamo dire che una minore offerta sul mercato potrebbe avere delle ripercussioni positive sullo stesso prezzo dei bitcoin.
Basti pensare alle due operazioni di Halving di BTC precedenti, nel 2012 2 nel 2016, quando la criptovaluta si è sempre orientata verso il rialzo. Per questo molti analisti hanno previsto un balzo delle quotazioni, quasi superiore a 10.000 dollari.
Anche in questo caso però incontriamo pareri contrastanti. Infatti gli scettici sostengono che con l’ultimo Halving di BTC che sarà effettuato, i prezzi della criptovaluta scenderanno. A sostegno di questa ipotesi c’è il fatto che i miners potrebbero iniziare a vendere, visto anche l’aumento dei prezzi che dovranno sostenere dopo l’operazione di Halving.
Date importanti per l’Halving di BTC
L’operazione di Halving Bitcoin che è stata eseguita non è sicuramente la prima che ha ridotto le ricompense dei miners. Infatti quando è stata lanciata la criptovaluta, nel gennaio del 2009, la ricompensa era di 50 BTC, ma da allora le operazioni di Halving eseguite sono state tre.
Nel novembre 2012 si è verificato il primo Halving di BTC, che ha alzato il livello dei blocchi a 210.000 e ha mutato l’estrazione da 50 BTC ogni dieci minuti, a 25 BTC. Successivamente, nel luglio 2016, è arrivato il secondo dimezzamento, che ha visto la salita dei blocchi a 420.000 e impostato l’attuale ricompensa dei miners, che oggi vale 12,5 BTC.
Perciò con il terzo Halving di Bitcoin, atteso con ansia da tutto il mercato della criptovaluta, la ricompensa scenderà a 6,25 BTC. In ogni caso, tenendo fede a questo calendario, possiamo dire che per i prossimi processi di Halving di Bitcoin dovremmo attendere il 2024, col raggiungimento del blocco 840.000, e successivamente 2028 e 2032.
Le strategie attuabili dopo l’Halving
La discesa del prezzo provocata dall’Halving di BTC verrà sicuramente arginata dalla media mobile semplice a 200 giorni. Però se questo limite dovesse essere superato a pressione di vendita finirà per accelerare, arrivando alla zona dei 7.000 dollari.
Questo è un punto è particolarmente importante visto che è l’incrocio di due livelli differenti. Si tratta della trendline e il livello orizzontale. L’arrivo a questo punto d’incontro potrebbe innescare nuovi acquisti sulla prima criptovaluta. Con questi presupposti possiamo dire che il comportamento dei prezzi sarà simile a quello dei due precedenti Halving.
Le strategie da applicare nel breve periodo quindi potrebbero essere di natura short da 9.000 dollari, con stop loss localizzato a 9.700 dollari e obiettivo principale a 8.000 dollari. Mentre il target finale potrebbe invece essere identificato a 7.800 dollari.
Fonte foto:
https://pixabay.com/photos/bitcoin-money-decentralized-virtual-2008262/